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Cosa accade al cervello quando si suona uno strumento?

    Suonare uno strumento musicale è una delle attività più impegnative che un essere umano possa svolgere: tale pratica, infatti, è in grado di attivare contemporaneamente numerose aree sia del sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) che periferico. Quando un musicista suona uno strumento, le regioni motorie cerebrali controllano i movimenti grossolani e fini necessari per produrre il suono. Il suono viene poi elaborato dal sistema uditivo. Questa zona, a sua volta, in base all’input ricevuto, può regolare l’attività delle aree motorie. Se poi il musicista sta leggendo anche la musica, le informazioni visive ricevute verranno inviate al cervello per la loro elaborazione e realizzazione. Ovviamente l’encefalo elabora persino le risposte emotive che una determinata musica evoca.

    Imparare a suonare uno strumento può modificare strutturalmente il cervello

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    Suonare uno strumento musicale può significare modificare strutturalmente il proprio cervello dopo appena 15 mesi di pratica, questo accade soprattutto quando ci si approccia alla musica durante la prima infanzia. Tali cambiamenti sono correlati a miglioramenti di specifiche abilità motorie e uditive. Una delle aree cerebrali maggiormente interessata da queste modificazioni di natura strutturale e funzionale è proprio l’ippocampo (in foto). Si tratta di una zona del cervello coinvolta nell’apprendimento e nella memoria. Uno dei processi critici per l’apprendimento e la memoria è la neurogenesi dell’ippocampo, vale a dire la formazione di nuovi neuroni. L’attività musicale può migliorare la neurogenesi incrementando di conseguenza l’apprendimento e la memoria.

    Le persone affette da amusia possono avere meno sostanza bianca rispetto ai soggetti normali

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    L’amusia è una grave forma di sordità psichica che impedisce alle persone di sviluppare competenze musicali in quanto la loro percezione della musica è completamente alterata. Numerosi studi hanno mostrato che la sostanza bianca nelle persone affette da questa forma particolare di agnosia può essere anormale. La sostanza bianca è formata soprattutto da mielina. Dal momento che la mielina serve ad aumentare la velocità a cui viaggiano gli impulsi nervosi, i risultati a cui sono giunti gli scienziati suggeriscono che i neuroni per riuscire ad elaborare correttamente la musica devono avere una corretta mielinizzazione.

    Suonare uno strumento incrementa la mielinizzazione

    La materia bianca del cervello è formata principalmente di mielina. Questa sostanza circonda gli assoni dei neuroni per aumentare la velocità degli impulsi nervosi. In questo studio è stata adoperata una speciale forma di risonanza magnetica in grado di misurare la quantità di sostanza bianca presente nel cervello di persone che si esercitano regolarmente al pianoforte. I risultati suggeriscono che suonare uno strumento musicale è un modo efficace per migliorare la mielinizzazione.

    Chi suona uno strumento sviluppa più sinapsi

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    Le sinapsi sono connessioni chimiche che si instaurono tra i singoli neuroni e si formano nel corso di un’intera vita. Un modo per studiare l’attività sinaptica del cervello è quello di misurare la “stimolazione con impulsi accoppiati” (PAS) che coinvolge tutti i neuroni stimolati attraverso una procedura chiamata stimolazione magnetica transcranica. Dalla foto a destra è evidente che gli 11 musicisti presentano una maggiore attività sinaptica rispetto agli 8 soggetti non-musicisti della medesima età. Questi dati suggeriscono che i musicisti hanno un maggior numero di sinapsi nelle aree del cervello deputate al controllo delle funzioni motorie.

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