Chi non conosce le note di Per Elisa, probabilmente non è di questo mondo. Chi fosse questa “Elise”, invece, non è dato saperlo, nonostante la sua popolarità sia da secoli pari solo a quella della Gioconda. Il tentativo di rispondere al dilemma ha messo a dura prova i musicologi di tutto il mondo. Il risultato? una moltiplicazione esponenziale delle ipotesi: Elizabeth Rockel (cantante 17enne), Elise Barensfeld (cantante 13enne), Therese Malfatti (18enne, con relativo errore di trascrizione dall’autografo).
Qualunque di loro abbia rapito il cuore di Beethoven nel 1810, non basterà certo a spiegare perchè una semplice Bagatella, da più di 200 anni, continua a rapire intere generazioni di ascoltatori. Un pianoforte, un la minore, accordi semplici, un filo di melodia, struttura piana. Si tratta del genio di Beethoven, o solo del suo nome? Per Elisa, infatti, potrebbe essere opera di chi, 40 anni dopo la morte del Maestro, dichiarò di averne trovato lo spartito completo originale: Ludwig Nohl.
PER ELISA, di Beethoven
Spartito gratis per pianoforte
Compositore: Ludwig Van Beethoven
Arrangiatore: GC
Organico: Pianoforte
Genere: Musica Classica
Riguardo l’arrangiamento che stiamo per condividere, si tratta di una versione molto semplice di Per Elisa, nella quale si cerca di mantenere quasi inalternato l’aspetto melodico, facilitando invece il compito della mano sinistra. L’episodio in do maggiore è tagliato di netto dallo spartito. Preservata invece la sezione tambureggiante in la minore che porta al ritorno del tema iniziale, dopo un disegno arpeggiato.
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L’articolo continua con un altro arrangiamento dello stesso brano
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PER ELISA, di Beethoven
Spartito gratis per pianoforte
Compositore: Ludwig Van Beethoven
Arrangiatore: GC
Organico: Pianoforte
Genere: Musica Classica
Questo secondo arrangiamento propone una versione di Per Elisa un po’ più vicina all’originale, con i frammenti d’arpeggio della sinistra che si estendono per non più di un’ottava, e tentano di mantenere costante l’ampiezza della mano pur negli spostamenti necessari dovuti ai salti.
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In coda all’articolo vorremmo condividere un’immagine degli abbozzi autografi originali di Beethoven, che poi sarebbero stati pubblicati da Nohl, in forma completa, come Bagatella Fur Elise, WoO 59.
Spiccano due elementi: l’indicazione “molto grazioso”, in luogo del “poco moto” che indicò Nohl, e la macroscopica differenza a battuta 7 tra quanto è stato divulgato nella prima edizione dello spartito, ed è peraltro rimasto in moltissime edizioni a seguire (mi do si la), e quanto è realmente scritto (un più caratteristico re do si la).